Il Diamante, dalla struttura chimica alla gioielleria - La Baia dei Gioielli - Gioielli a Valenza
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Il Diamante, dalla struttura chimica alla gioielleria

Il Diamante, dalla struttura chimica alla gioielleria

Avete pensato di comprare qualcosa di veramente speciale per la donna della vostra vita, per qualcuno della famiglia, per voi stessi. Non può che essere un diamante, unico e prezioso come l’amore. Come l’amore, un diamante possiede una magia che nessun’altra cosa al mondo può avere. Infatti, il diamante è stato il simbolo per eccellenza dell’amore fin dai tempi dell’antica Grecia. Il suo stesso nome “diamante” deriva dal greco “adàmas” che significa invincibile e suggerisce l’eteritità dell’amore. I greci credevano che il fuoco del diamante riflettesse la fiamma sempre viva dell’amore.
Ora che avete deciso di acquistare un diamante, probabilmente vorrete saperne un po’ di più, per poter scegliere una pietra di qualità. Dopo tutto, il vostro diamante di qualità sarà unico, il vostro unico “simbolo d amore.

Cosa bisogna sapere quando si acquista un gioiello con un diamante di qualità?

Le quattro caratteristiche fondamentali del diamante – Peso, Purezza, Colore e Taglio – dovrebbero sempre costituire per voi un criterio di scelta. Questi quattro fattori, infatti, determinano il valore di un diamante. Ma è importantissimo che, oltre a conoscere le quattro caratteristiche, impariate a conoscere anche la quinta: cioè la fiducia nel vostro gioielliere. Lui infatti capirà che per voi si tratta di un acquisto importante e che ci tenete a comprate un diamante di qualità. Per questo vi aiuterà a scoprirla.

Cosa si intende per carato?

Il peso di un diamante si misura in carati e vi sono 100 punti in un carato. Un carato corrisponde ad un quinto di grammo. I diamanti sono cosi preziosi che sono pesati con bilance cosi delicate che persino un soffio le può influenzare. Il carato ha un storia interessante. Secoli fa, i commercianti di pietre preziose del Medio Oriente usavano i semi di catrubo , dal peso sorprendentemente regolare di 200 milligrammi, come pesi per le loro bilance. La caratteristica di questi semi era quella di avere indistintamente lo stesso peso: erano quindi ideali per le antiche bilance.

 

Come si classifica il colore dei diamanti?

Il colore è sicuramente la caratteristica più soggettiva in quanto persone diverse preferiscono toni di colore diversi. I brillanti sono disponibili in in una varietà di toni di bianco. La valutazione del colore a scopo di classificazione è ottenuta misurando il grado di avvicinamento all’assenza totale di colore. Quelli che più si avvicinano all’assenza totale di colore sono molto rari e sono classificati D- E- F-G, sono considerati da collezione o investimento, mentre la maggior parte di quelli utilizzati in gioielleria, sono classificati H-I-J-K. I brillanti classificati dalla lettera L ed oltre sono da debolmente a visibilmente coloriti. Esistono brillanti che presentano una colorazione pura molto decisa che sono estremamente rari e vengono definiti ” Fancy “, possono essere rosa, blu, verde, giallo intenso.

Tabella colori 1

D E F G H I JK  L M. N O P Q R S T U V W X Y Z
Incolore  Quasi Incolore Colore giallo Debole    Colore Giallo Luminoso     Giallo     Chiaro Colore giallo Deciso

Tabella colori 2

SCALA COLORE DIAMANTE
D
E
F
River
Bianco Eccezionale
G
Top Wesselton
Bianco Extra
H
Wesselton
Bianco
I
J
Top Crystal
Crystal
Bianco Sfumato
K
L
Top Cape
Bianco Leggermente Colorito
M
N
Cape
Low Cape
Colorito
O
P
Q
Light Yellow
Colorito
R
S
T
U
V
W
X
Y
Z
Very Light Yellow
Molto Colorito

 

I diamanti sono di diversi colori?

Esistono diamanti di tutti i colori dell’arcobaleno. In genere sembrano bianchi. Ma pochissimi sono bianchi come il ghiaccio al sole. La maggior parte dei diamanti è di un bianco più caldo, con riflessi di giallo o marrone, ma cosi’ impercettibili che solo l’occhio esperto può riconoscerli. Ci sono anche diamanti dai colori pastello come rosa, verde o champagne. Ma più bianchi sono, più sono rari e, quindi, di valore.

Cosa bisogna sapere sul colore quando si acquista un diamante?

Quando si acquista un diamante, il colore è un fattore importante per determinare il suo valore. I diamanti completamente senza colore, bianchi come il ghiaccio, sono molto rari e il loro prezzo èconseguentemente adeguato alla loro rarità. Le variazioni di colore sono spesso cosi impercettibili che possono essere visibili solo da un esperto e con luci speciali. Esistono poi diamanti con colori forti e brillanti. Sono chiamati “Fancy” e sono molto rari. Quando sono di grosse dimensioni diventano pezzi da collezione, assumendo valori molto elevati. Il modo migliore per vedere il vero colore di un diamante è di osservare la pietra lateralmente su una superficie bianca.


Cosa si intende per purezza?

Se un gioielliere allineasse sei splendidi diamanti su un vassoio di velluto, la maggior parte dei clienti penserebbe che sono tutti uguali. Ma per il gioielliere ognuno di essi ha una precisa individualità. Nel processo di cristallizzazione del carbonio infatti, la natura ha lasciato nella maggior parte dei diamanti delle “particolarità di cristallizzazione” Queste particolarità sono chiamate inclusioni e il loro numero, posizione e grandezza, analizzate con una lente a 10 ingrandimenti, determinano il grado di purezza di un diamante. Ogni diamante è unico proprio per queste sue particolarità, come ogni persona lo è per la diversa combinazione dei geni. Potreste aver sentito il termine puro riferito ai diamanti. E un termine usato dai gioiellieri per definire un diamante senza inclusioni visibili all’occhio dell’esperto che lo esamina con una lente a 10 ingrandimenti. Ma vi sono pochissimi diamanti veramente puri.

TABELLA GRADO PUREZZA DIAMANTE
IF internally Flawless Internamente puro
VVS VVS1
VVS2
Very
VerySmall Inclusions
Inclusioni molto molto piccole
VS VS1
VS2
Very Small Inclusions Inclusioni molto piccole
SI SI1
SI2
Small Inclusions Piccole inclusioni
P P1 I1
P2 I2
P3 I3
Piqué – Imperfect Inclusioni normalmente visibili ad occhio nudo – Imperfetto.

La purezza influisce sul prezzo?

Meno inclusioni esistono in un diamante, maggiore è il suo valore. Molto spesso le inclusioni possono venire eliminate durante la fase del taglio ed è compito del tagliatore toglierne il più possibile mantenendo al tempo stesso il massimo della caratura originale, dato che sia il peso che la purezza sono fattori determinanti per la valutazione del diamante.


Perché la forma di un diamante è chiamata taglio?

È il tagliatote che, esaminando la pietra grezza, deciderà che forma avrà il diamante. Per questo egli deve considerare la forma del grezzo, la sua grandezza, le eventuali imperfezioni e quanta parte del peso originale andrà perduta durante il taglio. Il taglio più diffuso per l’anello di fidanzamento è il brillante rotondo. Solitamente questo tipo di taglio è ricavato da un ottaedro. I tagli a marquise, ovale, a smeraldo, a goccia e a cuore sono tagli di fantasia. Ciascuno di essi viene ricavato da diversi tipi di grezzo che non si prestano ad essere lavorati a brillante. Tutti i tagli illustrati a fianco hanno 58 faccette (tranne i tagli a smeraldo e a cuore). Le forme delle faccette sono diverse nei diversi tagli, e da queste piccole superfici levigate dipende la brillantezza e il fuoco di ciascuna pietra. Sono la precisione e l’arte di un buon tagliatore che determinano la qualità del taglio ed esaltano la qualità di riflessione della luce di un diamante. Il taglio che sceglierete è unicamente un fatto di gusto personale: sono tutte opere d’arte.

Un diamante è veramente per sempre?

I diamanti oggi sono altrettanto preziosi e unici di quando erano unico appannaggio di principi e re. Il diamante è la sostanza più dura conosciuta dall’uomo ed è veramente eterno. E molto più duro del corindone, la materia degli zaffiri e dei rubini. Una volta tagliato e sfaccettato, il diamante non perde più la sua bellezza. Infatti parecchi diamanti sono stati tramandati, splendidi e inattaccabili, di generazione in generazione. Questa è una ragione in più per comprare un diamante di qualità.


Quali altre caratteristiche rendono il diamante cosi’ speciale?

Una delle qualità che rende il diamante cosf speciale è il modo veramente unico di riflettere la luce: ed è a questa caratteristica che il diamante deve la sua brillantezza, il suo fuoco e il suo scintillio. La brillantezza di un diamante è la sua capacità di catturare la luce bianca e restituirla all’occhio. Nessun’altra gemma possiede la brillantezza del diamante. Il fuoco è la fiamma di colori dell’arcobaleno nella quale il diamante separa la luce che lo attraversa. Questa qualità è definita anche dispersione, e il diamante ha il più alto grado di dispersione di tutte le gemme naturali. Lo scintillio è il balenio di luci che si sprigiona quando muoviamo un diamante, anche di pochissimo. Un diamante ben tagliato e sfaccettato catturerà luce anche dalla più fioca candela. La bellezza unica di un diamante – la sua incredibile giostra di luci – è una caratteristica di ciascuna pietra. Più un diamante è di qualità e più sarà in grado di riflettere la luce, intensificando la sua bellezza e il suo valore. Niente può competere con il diamante per fuoco, brillantezza, scintillio e durezza.

Da dove vengono i diamanti?

L’origine esatta dei diamanti è ancora un mistero, anche per gli scienziati. Benché il diamante sia la pietra preziosa più dura esistente in natura, la sua composizione chimica è la più semplice. E carbonio puro, come la grafite di una matita, che si è cristallizzato milioni di anni fa, nel cuore della terra, in seguito a enormi pressioni e temperature. In seguito, la forza prorompente di antichi vulcani ha trasportato la roccia contenente i diamanti, attraverso condotti simili a canali, verso la superficie della terra dove, ai giorni nostri, i diamanti vengono estratti.

Perché il valore dei diamanti è cosi alto?

Solo il 20% di tutti i diamanti al mondo è di qualità sufficientemente buona per essere utilizzato in gioielleria; il resto, per qualità e colore, è utilizzato solo per usi industriali. I diamanti sono rari e la loro estrazione è molto difficile. Per estrarre un diamante di un carato (cioè un quinto di grammo) devono essere rimosse in media ben 31 tonnellate di terra. Inoltre è necessaria l’esperienza di molte persone altamente qualificate, non solo per le complicate operaziotii di estrazione, ma anche per tagliare e lucidare le pietre. E per questo che tutti i diamanti sono di valore. Ma tanto più grandi e migliori sono le loro caratteristiche di purezza, colore e taglio, tanto più assumono valore.

Come si estraggono i diamanti?

Ci sono due tipi di giacimenti diamantiferi: le miniere sotterranee e i depositi alluvionali. Nel primo caso i diamanti si estraggono dai camini diamantiferi di antichi vulcani, composti di kimberlite, o roccia blu. All’origine i minatori estraevano la kimberlite scavando dei buchi nella superficie della terra. Poi le miniere in superficie si esaurirono, e si dovettero scavare delle condutture per raggiungere le parti più profonde dei camini. Dopo che la roccia blu è portata alla superficie, essa subisce un complesso trattamento di frantumazione e lavaggio, finché rimane un concentrato residuo contenente diamanti. Questo viene passato attraverso un separatore ai raggi X che isola i diamanti. Nelle miniere alluvionali i diamanti si estraggono dai letti dei fiumi o dalle spiagge. Milioni di anni fa, una parte dei diamanti venne proiettata fuori dai camini diamantiferi e trascinata dai fiumi, a grandi distanze, addirittura nelle spiagge oceaniche. Qui, per estrarre diamanti, i cercatori devono costruire un muro per trattenere le onde e rimuovere sino a 25 metri di sabbia per arrivare alla roccia sottostante, dove ripuliscono gli anfratti con piccole spazzole e stanano i diamanti da fenditure e pozzanghere. Separati infine dalla roccia di contenimento, i diamanti vengono convogliati alla CSO, l’Organizzazione Centrale di Vendita della De Beers a Londra. Qui ogni diamante èclassificato in una delle oltre 5.000 categorie secondo la sua grandezza, forma, qualità e colore. Anche se i diamantia questo punto sono ancora allo stato grezzo, esperti classificatori possono determinare sin d’ora le pietre di qualità, il cui colore o purezza risaltano tra le altre. Dopo che i diamanti sono stati classificati, la CSO li vende ai principali tagliatori e commercianti dei maggiori centri di taglio di tutto il mondo.

Perché e come si taglia un diamante?

Un diamante grezzo, cioè non tagliato, rassomiglia ad un sassolino che la maggior parte della gente non degnerebbe di uno sguardo. E l’abilità del tagliatore che fa sprigionare la scintillante bellezza nascosta allo stato grezzo. Oggi il taglio dei diamanti è studiato in modo da ricavare il massimo risultato possibile dalle caratteristiche naturali della pietra. Innanzitutto, poiché non esistono due diamanti uguali, la pietra viene studiata e segnata per il taglio. In alcuni casi si effettua il clivaggio, che significa tagliare la pietra in due con un colpo secco lungo la venatura naturale. Ma la maggior parte delle pietre è segata lungo la venatura con una lama rotante ricoperta di polvere di diamante che gira ad altissima velocità. Poi il diamante è inserito in un tornio e gli angoli esterni vengono smussati e arrotondati da un altro diamante. Questa operazione è chiamata smussatura. Quindi il diamante è fissato in una morsa a braccio e messo a contatto con una piastra di ferro rotante, cosparsa di olio e polvere di diamanti, che gira ad altissima velocità. Una ad una le faccette – le piccole superfici che catturano la luce e fanno brillare il diamante – appaiono sulla pietra. Poiché il diamante è la materia più dura esistente in natura, esso può solo essere tagliato e sfaccettato da un altro diamante. La bellezza di un diamante dipende dal modo in cui riflette la luce, e il tagliatore deve dare forma alla pietra in modo che questa utilizzi la quantità massima di luce e il diamante splenda con tutto il suo fuoco, brillantezza e scintillio. Ci vuole una grande abilità e decisione nel tagliare un diamante grezzo. E infatti l’arte di questi tagliatori che esalta la rarità e il valore del diamante.

Dopo che un diamante è stato tagliato, cosa succede?

Dopo che un diamante è stato tagliato, il fabbricante di gioielli, coadiuvato dai suoi disegnatori, cerca di scoprire nuove forme e montature per valorizzare al massimo la pietra. Metalli diversi, come l’oro o il platino, offrono bellissimi contrasti con la glaciale brillantezza del diamante. Prima di tutto ciascun disegno è tracciato sulla carta. A volte un pezzo viene realizzato direttamente dal bozzetto. Per la produzione di grandi quantità, invece, si prepara uno stampo in metallo dal disegno per le successive fusioni. Una volta che il gioiello è completato, un incassatore provvederà a montarvi le pietre che illumineranno il pezzo che un giorno voi indosserete. Molti diamanti vengono montati su anelli di fidanzamento, perché la bella tradizione del diamante simbolo d’amore è sempre più diffusa. Un’altra bella tradizione è quella della veretta di diamanti, che il marito in genere regala per festeggiare un anniversario di matrimonio o la nascita di un figlio. Una veretta è un cerchio di piccoli diamanti messi uno accanto all’altro a simboleggiare l’eternità dell’amore. Per le donne la scelta è vasta: esistono gioielli che possono soddisfare qualsiasi gusto e necessità. Anche molti più uomini di un tempo stanno scoprendo come i diamanti si adattino bene a qualsiasi situazione: formale e informale. Chi sa scegliere, ricerca la qualità e, nei diamanti, la qualità è importante come in qualsiasi altra cosa. La quinta caratteristica: la fiducia nel vostro gioielliere. Quando siete pronti per scegliere il vostro diamante, la persona da contattare subito è il vostro gioielliere di fiducia. Egli è un esperto di diamanti e sarà lieto di parlarvi delle sue quattro caratteristiche fondamentali. Vi spiegherà la differenza tra le varie qualità dei diamanti e come queste differenze influiscono sui relativi prezzi. Non cercate “le occasioni” comprando diamanti; la qualità ha il suo prezzo. Controllate prima chi sono i clienti abituali del gioielliere. Il premio per un gioielliere affermato è la sua reputazione. Ed è solo il vostro gioielliere che può consigliarvi ed aiutarvi a scoprire la qualità nel diamante che state acquistando. Vi sono diamanti di ogni grandezza e prezzo e voi potete discuterne tranquillamente con lui. Non siate imbarazzati, perché lui sa benissimo che state ricercando la qualità in uno dei vostri acquisti più importanti.

Qual è il miglior acquisto?

Se acquistate un anello di fidanzamento con diamante e scegliete una montatura d’oro pesante e complessa, avrete, relativamente al prezzo che intendete pagare, un contenuto inferiore di diamanti. Più la montatura èpiccola e semplice, più grande e di migliore qualità sarà il diamante che vi potrete permettere di acquistare. Questo è il motivo per cui il solitario è la scelta preferita dalla maggior parte delle coppie.

Come è cominciata la tradizione dell’anello di fidanzamento con diamante?

Tutto ebbe inizio con Maria di Borgogna. Fu lei infatti la prima fortunata a ricevere un anello con diamante per il suo fidanzamento con Massimiliano d’Austria, il 17 agosto 1477. Secondo la storia, Massimiliano chiese un suggerimento ad un consigliere su come proporre il fidanzamento a Maria. Il consigliere suggeri di regalarle “un anello con diamante e uno d’oro” A Massimiliano l’idea piacque e propose immediatamente il fidanzamento facendo scivolare un anello con diamante sull’anulare della mano sinistra della ragazza. Maria accettò e cosi nacque una tradizione.

Perché il terzo dito della mano sinistra?

L’usanza dell’anulare deriva probabilmente da un antico rito della liturgia cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della sinistra dicendo “nel nome dei Padre… dei Figliuolo… e dello Spirito Santo”, arrivava ad infilare l’anello nel quarto dito della stessa mano. Secondo una più romantica leggenda, l’anulare sarebbe stato scelto invece perché gli antichi credevano che la vena d’amore corresse direttamente dalla punta dell’anulare sinistro fino al cuore.

Come decidere quanto spendere per un diamante di qualità?

Innanzi tutto è importante considerare che tutti gli acquisti che si effettuano per la casa o per se stessi perdono di valore nel tempo. Il vostro diamante, invece, mantiene sempre il suo valore e, come l’amore, diventerà più prezioso col tempo. Ecco un’altra ragione per ricercare la qualità nel diamante che state acquistando, indipendentemente dalla sua grandezza o dallo stile del gioiello. Un’indicazione su quanto spendere per il vostro anello di fidanzamento è approssimativamente uno o due mesi di stipendio. Ma naturalmente tutto dipende da voi. Vi sono diamanti disponibili in una gamma di prezzi cosi vasta che potete essere sicuri di trovare quello che meglio si adatta al vostro gusto e alle vostre disponibilità. Il diamante più è grande e più è raro, e quindi più alto è il suo valore per carato. Per esempio, una pietra di due carati vale molto più del doppio di una pietra di un carato della stessa qualità. Una di mezzo carato vale più di due che pesino un quarto di carato ciascuna.
Dovete ricordare che i diamanti sono aumentati di valore negli anni e non potete quindi aspettarvi di pagare quello che i vostri genitori e i vostri nonni pagarono a loro tempo. Ma, diversamente da altri acquisti importanti che potete fare in occasioni speciali, come un costoso abito da matrimonio, un diamante non languirà in un baule in solaio. Un diamante è per sempre.

Come aver cura del proprio diamante?

I diamanti hanno bisogno di cure per mantenere al massimo la loro brillantezza. Un diamante pulito non solo riflette meglio la luce, ma sembra anche più grande di uno che sia stato offuscato dal contatto con la pelle, sapone, cosmetici o unto di cucina. I diamanti sono facilmente appannati dall’unto e dovrebbero essere puliti ogni mese per mantenere al massimo il loro splendore.
Vi sono tre modi semplici per togliere la “pellicola” che si forma sui diamanti:

1)Il bagno detergente. Preparate una ciotola d’acqua calda con un po’ di liquido detergente leggero. Immergetevi il diamante e spazzolatelo leggermente con uno spazzolino da denti. Appoggiatelo quindi su di un colino di metallo e sciacquatelo con acqua calda corrente. Asciugatelo con un panno morbido non filaccioso.
2)L’immersione in acqua fredda. Preparate in un recipiente una soluzione per metà d’acqua fredda e per metà di ammoniaca. Immergetevi il diamante per 30 minuti. Quindi toglietelo e strofinate leggermente con uno spazzolino tutt’attorno alla montatura. Reimmergetelo per qualche istante nella soluzione e lasciatelo asciugare su della carta. Non c’è bisogno di risciacquare.
3)Il metodo ad immersione rapida. Acquistate un liquido di marca per la pulitura dei gioielli, con il suo equipaggiamento, e seguite le istruzioni.

Altri consigli su come aver cura del vostro diamante. Non lasciate che il vostro diamante venga a contatto con candeggianti al cloro quando fate i lavori domestici. Non succederebbe nulla al diamante, ma il cloro può intaccare o scolorire la montatura. Non indossate il diamante quando fate dello sport, dei lavori pesanti, o quando lavate i piatti. Anche se il diamante è durissimo, può essere scheggiato da un colpo forte lungo la venatura. Non tenete i vostri gioielli con diamanti alla rinfusa in un cassetto o in una valigetta. I diamanti possono scalfirsi l’un l’altro o scalfire altri gioielli. Portate i vostri diamanti dal gioielliere per un controllo almeno una volta all’anno. Egli controllerà che la montatura non si sia allentata e che non vi siano segni di usura. Con l’occasione, ve li luciderà in modo “professionale” Ricordatevi che ogni diamante è unico; un piccolo capolavoro – un’edizione limitata della natura. La forza del vostro amore è riflessa dalla qualità del vostro diamante.
Abbiatene cura, e brillerà sempre come il giorno che catturò il vostro sguardo e vi disse quel che c’era nel vostro cuore.

Fonte :   De Beers
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