04 Ott Le miniere nel mondo
Foto aeree della più importante miniera di diamanti del mondo, MIRNY.
La Mirny, nella Siberia orientale è la più grande miniera di diamanti del pianeta, larga 1250 metri e profonda 500, ma la cosa sconcertante è che si trova a ridosso di un centro abitato.
Mirny infatti, fu fondata nel 1955 quando i geologi intravidero la possibilità di sfruttare le ricchezze della zona.
Attualmente la miniera è abbandonata, ma è strettamente vietato il passaggio di elicotteri in tutta la zona circostante, dopo che si sono verificati alcuni incidenti a causa dal forte risucchio provocato dall’enorme buco.
La città è praticamente off-limits per i visitatori e che le autorità guardano con sospetto ogni straniero che tenti di avvicinarsi da quelle parti.
I maggiori paesi produttori di pietre preziose
AUSTRALIA
Diamante,Opale, Zaffiro, Smeraldo
AFGANISTAN
Rubino,Smeraldo, Lapislazzuli
CINA
Diamante, Rubino, Tormalina, Nefrite
INDIA
Zaffiro, Granato
IRAN
Turchese, Perle
MYANMAR ex Birmania
Rubino, Zaffiro, Giadeite
GIAPPONE
Perle coltivate
SRI LANKA
Corindone, Crisoberillo, Zircone, Spinello, Granato, Peridoto, Tormalina, Pietra di luna, Topazio, Quarzo
PAKISTAN
Smeraldo, Rubino
SUD PACIFICO
Perle
THAILANDIA
Zircone, Rubino, Zaffiro, Spinello
VIETNAM
Rubino
ANGOLA
Diamante
GHANA
Diamante
GUYANA
Diamante
MADAGASCAR
Berillo, Smeraldo, Tormalina, Kunzite, Quarzo, Ortoclasio, Topazio
NAMIBIA
Diamante, Tormalina
REP. CENTRO AFRICANA
Diamante
SIERRA LEONE
Diamante
TANZANIA
Diamante
SUD AFRICA
Diamante, Granato, Malachite, Smeraldo
ZAMBIA
Diamante, Malachite, Smeraldo
ZIMBABWE
Smeraldo
BRASILE
Diamante, Berillo, Smeraldo, Crisoberillo, Topazio, Tormalina, Quarzo, Kunzite, Granato, Andalusite, Brasilianite, Zircone, Pietra di luna
COLOMBIA
Smeraldo
VENEZUELA
Diamante, Perle
STATI UNITI
Topazio, Tormalina, Nefrite, Turchese, Granato, Peridoto, Quarzo, Berillo, Corindone, Kunzite, Perle di acqua dolce
CECOSLOVACCHIA
Granato, Opale
INGHILTERRA
Jet, Quarzo
POLONIA
Ambra
Il commercio delle gemme
Pietre preziose se ne trovano in ogni continente, ma in aree remote, dalle quali arrivano ai luoghi di mercato a prezzo di considerevoli fatiche e i vari stadi del viaggio incidono anch’essi sul costo finale della gemma tagliata.
Le gemme passano attraverso molte mani tra la miniera ed il luogo di mercato. In molte parti dei mondo vengono trovate da minatori locali, che possono anche non capirne il valore commerciale finale e che le vendono a un affarista locale, il quale le avvia poi sui canali che portano ai negozi di gioielliere.
Alcuni di questi commercianti sono esperti gemmologi, che hanno trovato nella compravendita di pietre grezze il loro cantuccio tranquillo, con alto guadagno potenziale; il loro commercio, però, è costellato di molte insidie.
Una pietra grezza è estremamente difficile da valutare: l’occhio esperto dei compratore deve essere capace di notare i difetti che influiscono sul valore della gemma e decidere se essi possono esser eliminati nella fase di taglio.
La grandezza e il colore di una pietra grezza ne determina il valore e il compratore deve anche esser capace di stabilire la grandezza delle gemme che se ne ricaveranno dopo il taglio.
E’ ovvio che in questo stadio sono possibili gravi errori dì giudizio, il cui costo andrà a sommarsi al prezzo finale delle gemme di pregio che verranno ottenute alla fine.
Non sono solo gli errori che fanno aumentare i costi. I compratori di gemme spendono anni di sforzi nel crearsi una rete di contatti e di informatori che riferiscono loro i nuovi ritrovamenti di pietre e le restrizioni legali dei paesi d’origine.
In certi paesi il governo mantiene uno stretto controllo sull’estrazione di gemme, ad esempio in Colombia, Tanzania e Sri Lanka. In altri paesi è il governo stesso che fa lavorare le miniere, come in Iran dove il lavoro nelle miniere di lapislazzuli è controllato da soldati armati.
Dov’è il governo che fa lavorare, i prezzi sono alti perché viene controllata anche la vendita al minuto.
Questa situazione porta quasi inevitabilmente al contrabbando e al mercato nero.
E’ per questo che i dati sulla produzione di pietre colorate, in molti paesi dei mondo, non sono degni di fiducia. Molti depositi di pietre preziose sono sfruttati utilmente con la cernita a mano, perché la meccanizzazione non diminuirebbe i costi. Un buon esempio sono i campi di opale australiani e, quando aperte, le ghiaie birmane.
I metodi manuali sono lenti, ma hanno il vantaggio di assicurare una produzione prolungata mantenendo anche il prezzo costante.
Di solito le pietre grezze dei paesi sottosviluppati sono vendute a esportatori o a tagliatori. Negli ultimi anni, però, c’è stata una certa tendenza a effettuare in loco anche il taglio per aumentare sia l’impiego di personale locale che, soprattutto, il profitto, perché l’esportazione di una pietra lavorata porta maggiori introiti di quella di una pietra grezza.
Questo, però, può portare all’inconveniente che pietre grezze di elevata qualità siano tagliate secondo caratteristiche di taglio locali considerate inadeguate in altri mercati.
Generalmente le pietre grezze sono vendute dai paesi d’origine a importatori stranieri.
Certe imprese hanno compratori in tutto il mondo che acquistano sul posto le pietre grezze, le trasportano nei loro laboratori di taglio infine le vendono direttamente come gemme tagliate all’ingrosso o al minuto.
Altre comprano pietre grezze da importatori, le tagliano, oppure le spediscono all’estero in certi paesi, dove il costo del taglio è basso, e la reimportano come gemma tagliata.
Sorry, the comment form is closed at this time.